Principali detrazioni
dalla dichiarazione dei redditi

Detrazioni (forfetarie) per gli inquilini

A - Ai titolari di un qualsiasi contratto d'affitto su un immobile adibito ad abitazione principale, registrato, stipulato o rinnovato ai sensi della legge n. 431/98 spetta una detrazione d’imposta che può essere di:
- €. 300 per un reddito complessivo che non supera 15. .493,71 €;
- €. 150 se il reddito complessivo è compreso fra 15.493,71 euro e 30.987,41 €.
Se si ha un'età compresa fra i 20 e i 30 anni, ma per i soli contratti stipulati dal 01/1/2007 (circ. 34/E del 2009), la detrazione sale a: €. 991,60 per un reddito complessivo che non supera 15.493,71 €. e spetta per i primi tre anni di decorrenza del contratto (e fino a quando esiste il requisito dell’età), purchè l’immobile non sia contemporaneamente anche l’abitazione dei genitori o degli affidatari.

B - Ai titolari di un contratto concordato, convenzionale su un immobile adibito ad abitazione principale, registrato, stipulato o rinnovato ai sensi dell’art. 2, com. 3, oppure art. 4, com. 2 e 3, legge n. 431/98 spetta una detrazione d’imposta che può essere di:
- €. 495,80 per un reddito complessivo che non supera 15. .493,71 €.;
- €. 247,90 se il reddito complessivo è compreso fra 15.493,71 euro e 30.987,41 €.

C - Ai lavoratori dipendenti (no co.co.co.) che trasferiscono la propria residenza per motivi di lavoro nel Comune di lavoro o in un comune limitrofo, fuori dalla propria Regione, lontano almeno 100 km e stipulano un qualsiasi contratto d’affitto ad uso abitazione principale, spetta una detrazione d’imposta che può essere di :
- €. 991.60 per un reddito complessivo che non supera 15. .493,71 €.
- €. 495,80 se il reddito complessivo è compreso fra 15.493,71 euro e 30.987,41 €.

Le detrazioni forfetarie per inquilini non sono cumulabili tra loro: se un contribuente ha i requisiti per fruire di diverse detrazioni, può scegliere quella più favorevole.
Nell'ipotesi di più aventi diritto contemporaneamente (esempio, due titolari del medesimo contratto di affitto) vanno ripartite tra gli stessi in parti uguali.
Le somme indicate sono rapportate al periodo dell'anno durante il quale la casa presa in affitto è destinata ad abitazione principale.

Nel caso in cui il contribuente si trovi ad avere un'imposta da versare, al netto delle sole detrazioni per carichi familiari e da lavoro, inferiore all'ammontare della detrazione prevista, è riconosciuto un credito d’imposta a copertura della differenza non utilizzabile.

NB: Agli studenti che frequentano l’università in un comune lontano più di 100 km dalla loro residenza, e comunque in una provincia diversa, spetta invece una detrazione del 19% sulle spese di affitto o “di ospitalità” per un importo massimo di 2.633 €.